Forma comunitaria della salvezza e riforma della prassi pastorale alla luce del pensiero teologico pastorale di Sergio Lanza
La conversione pastorale passa per un agire comunitario di salvezza
Che senso ha continuare ad essere comunità senza una salvezza da portare? Senza una novità che renda la vita umana bella e buona, destinata a non morire per sempre? E come questa constatazione può non annichilire e far fuggire di fronte alla sfida che essa stessa pone, ma diventare anzi appello all’azione e sfida da affrontare?
La tesi parte da queste domande e cerca di rispondervi analizzando il pensiero di Sergio Lanza, voce originale della teologia pastorale presso il Pontificio Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontifica Università Lateranense.
Viene messo a tema il rapporto tra salvezza e prassi comunitaria come opportunità praticabile di conversione pastorale per la chiesa, attraverso il suo stesso agire. Riconciliazione, comunicazione e pastorale sociale sono offerte come possibili manifestazioni di questa salvezza, da realizzarsi come appello e risorsa. Una lettura teologica della realtà, l’agire umano-divino ed il metodo del discernimento vengono presentati come strumenti necessari a questo scopo.
