Facoltà Teologica del Triveneto: Progetto THESIS Fttr

Tipologia Tesi: Laurea in Scienze Religiose

  • La benedizione in Genesi 27,1-45 e nel popolo kamba del Kenya

    La tesi affronta il tema della benedizione, considerata non in modo generico, ma all’interno della famiglia e trasmessa dal padre al figlio. Partendo dal passo biblico di Gen 27,1-45, l’obiettivo è di far emergere il valore sacro della benedizione, oramai perso nei Paesi europei ma ancor vivo nella tradizione del popolo Kamba del Kenya, al quale appartengo. La benedizione coinvolge vari aspetti della vita dell’uomo: il rapporto con Dio, con le persone e soprattutto con i familiari.
    Quando si parla di benedizione non è possibile tralasciare il suo antonimo, e dunque nella ricerca prenderò in esame anche il motivo della maledizione. La benedizione è comunque il centro della tesi e il filo rosso che collega i tre capitoli.
    Nel Capitolo primo presento il significato della parola «benedizione» e «maledizione», soprattutto dal punto di vista biblico, e i tre tipi di benedizione presenti nella Scrittura: discendente, ascendentale e orizzontale. Sia la benedizione che la maledizione sono sempre collegate all’alleanza stipulata tra Dio e l’uomo. La trasgressione dell’alleanza da parte dell’uomo porta alla rottura della relazione con Dio e alla conseguente maledizione (es. carestie, malattie, sterilità e altro), mentre le conseguenze della fedeltà all’alleanza sono la felicità e la prosperità, ecc.
    Il Capitolo secondo propone uno studio esegetico di Genesi 27,1-45, che racconta la benedizione del patriarca Isacco ai suoi figli prima di morire. Il discorso è incentrato sulla benedizione che, per diritto, spettava al primogenito Esaù e alla sua discendenza. La vicenda diventa drammatica quando Giacobbe, con l’aiuto della madre, inganna il padre e riesce ha carpire la sua benedizione. Nel brano è dimostrata la validità della berākāh concessa a Giacobbe da Isacco: nonostante l’imbroglio del figlio, essa è irrevocabile e non può essere cancellata neanche dal Signore.
    Il Capitolo terzo mette in luce la concretezza della benedizione e della maledizione presso il popolo Kamba in Kenya attraverso i risultati raccolti da due questionari che ho somministrato a un campione di persone di mia conoscenza. Pur essendo un tema fondamentale nella tradizione del mio popolo, non è stato facile reperire testi scritti sull’argomento; esiste infatti una trasmissione orale. Nella sua articolazione, il capitolo presenta in modo generale il popolo Kamba e le sue tradizioni sulla famiglia e sugli spiriti degli antenati; successivamente, si sofferma sulla benedizione e sulla maledizione parlando del loro significato, della loro efficacia e dei riti previsti. Infine mette a confronto la benedizione nell’AT e quella del popolo Kamba.
    Il metodo utilizzato è esegetico sincronico nel secondo capitolo (per lo studio di Gen 27,1-45), mentre nel terzo i dati sono stati raccolti con questionari. Alcune osservazioni critiche mettono in evidenza aspetti positivi e negativi della benedizione e della maledizione, soprattutto dei riti utilizzati per benedire e nel maledire della cultura Kamba.



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