Verso un progetto di famiglia oggi. Una proposta ai giovani a partire dalle parole di Papa Francesco
Una proposta ai giovani a partire dalle parole di Papa Francesco
La famiglia, culla dello sviluppo della personalità umana e riparo dalle difficoltà esterne relazionali, ha subito nell’ultimo secolo una spersonalizzazione della propria primaria essenza, come tutte le formazioni sociali. La fusione consenziente dei due corpi attraverso lo spirito divino, determina una sola carne. Non tutto ciò che si definisce amore è amore cristiano. È tale secondo la visione espressa da Papa Francesco nella sua Amoris laetitia ed in linea con la concezione espressa da Papa Benedetto XVI nell’enciclica Deus Caritas est, solo nell’unione profonda che include in sé eros e agape. L’amore coniugale e cristiano è l’unione di queste due incompletezze e ciò in quanto l’eros senza agape, diventa egoismo; l’agape senza eros diventa qualcosa di freddo che non trasmette amore. Come una pianta, l’amore, fatto di eros ed agape, deve essere alimentato costantemente e curato con dedizione ed attenzione. Quando una delle due componenti dell’amore sovrasta l’altra, assistiamo ad una degenerazione del concetto stesso di amore. Evidente come dalla cronaca attuale si palesi un crescente numero di femminicidi, ritorsioni, minacce nei confronti di quei partners che non corrispondono più ai sentimenti dell’altro e diventano vittime delle fragilità e dell’egoismo altrui.
Amoris laetitia è una proposta per le famiglie cristiane, che le inciti a valorizzare ed impreziosire i doni del matrimonio e della famiglia, e custodire i suoi preminenti valori quali la generosità, la costanza, la fedeltà e il sacrificio. Rappresenta anche un saggio che vuole essere da guida per tutti i sacerdoti e tutti coloro che saranno impegnati nelle attività pastorali.
Nel contesto sociale e culturale odierno, il primo problema da affrontare è di restituire alla famiglia rispetto e fiducia in se stessa e nelle proprie possibilità di educare. Il monito di Papa Giovanni Paolo II «Famiglia, credi in ciò che sei» vale anche per il potenziale educativo che la famiglia per sua natura contiene. Dobbiamo avere piena consapevolezza che, anche attualmente, la famiglia lascia un’impronta determinante nell’esistenza dei propri figli. Il rapporto educativo della famiglia gode di una consistente risorsa di partenza che è l’amore genitoriale nei riguardi del figlio. Gli insegnamenti pastorali devono accompagnare i genitori in questo cammino istruttivo e formativo dei propri figli. Certo, lo sviluppo dell’individualismo e dell’egocentrismo ha comportato un disinteresse per il bene collettivo con una inevitabile conseguenza per il singolo stesso, in quanto ciò che bisogna garantire è prioritariamente il soddisfacimento del benessere personale.
Viene così legittimata la tendenza allo sfruttamento degli altri per la salvaguardia degli interessi personali e uno dei riflessi più drammatici è caratterizzato dalla tratta di persone che purtroppo non rappresenta solo un retaggio del passato, ma una ferita sempre aperta e ancora oggi sanguinante. Così, attraverso un processo di reificazione degli affetti e delle relazioni amicali e coniugali degradate a merce, l’uomo giunge a non amare quel comandamento che li racchiude tutti, ovvero amare autenticamente il prossimo come se stessi.
L’amore che invece viene definito nell’Amoris laetitia è esclusivo e prezioso. La famiglia descritta nell’esortazione apostolica è un percorso comune consacrato nel vincolo coniugale e reso prezioso dalla possibilità procreativa. Questa si manifesta nel vincolo coniugale ed è pienamente realizzata dall’unione carnale. Con la sua predicazione Papa Francesco è stato in grado di avvicinare tutte le
situazioni familiari, con uno sguardo orientato alla misericordia e al valore del peccato considerato come possibilità seguente di redenzione. Ma la predicazione dell’attuale Pontefice, così come si rivolge alla famiglia, allo stesso modo si rivolge alle nuove generazioni.
La distanza dei giovani dalla Chiesa è, infatti, uno degli aspetti più cari a Papa Francesco ed è posto al centro dei propri discorsi sui giovani e con i giovani, nonché degli incontri sinodali. Per tale ragione, nell’ultimo capitolo della tesi, è stata fornita un’analisi delle ricerche su questa tematica, riportate rispettivamente nei due testi di Bichi e Bignardi, Dio a modo mio, Giovani e fede in Italia, del 2015 e il più recente Il futuro della fede. Nell’educazione dei giovani la Chiesa di domani del 2018; oltre che a una ricerca specifica sulla famiglia realizzata nel 2016 dall’Istituto Toniolo.
Dal contenuto dei discorsi di Papa Francesco è stato elaborato un questionario rivolto a 308 giovani dai 17 ai 18 anni di licei e istituti tecnici/professionali che verteva sulla percezione della famiglia, della fede, del contesto educativo e dell’odierna crisi generazionale. Il principale obbiettivo, infatti, era quello di comprendere in particolare due aspetti della quotidianità delle nuove generazioni: il rapporto con la fede e la relazione con la famiglia d’origine. Ne è risultato che vi è una particolare difficoltà da parte delle nuove generazioni di comprendere il linguaggio dell’istituzione ecclesiale usato, soprattutto negli aspetti rituali. Viene, inoltre, criticata la lentezza nell’aggiornare la relazione vigente fra il nucleo dell’insegnamento cristiano e le modalità culturali tramite cui questo si manifesta. Quest’aspetto è in relazione con l’evidente crisi dei modelli formativi di riferimento che non sembrano in grado di restare al passo con la rapidità di mutamento della mentalità a cui è sottoposta la società contemporanea. Si ravvisa, quindi, la difficoltà a fornire percorsi di maturazione personalizzati così com’è personale la fede in quanto parte della nostra più profonda interiorità.