La festa
Tempo dell’uomo e tempo di Dio
Rispetto ad altri momenti le feste possono avere la particolare efficacia unificatrice dei processi di socializzazione religiosa. Infatti, celebrare una festa significa rievocare insieme il suo messaggio ideale e impegnarsi a realizzarlo. Questi processi si inseriscono nelle dinamiche continue attraverso cui le comunità fondano la loro unità, si consolidano nelle loro strutture e confermano la loro fede. In questo cambiamento d’epoca, in questo cambiamento profondo della struttura sociale che stiamo vivendo, è urgente avviare un’analisi, e poi dei percorsi, che si riferiscano a valori accolti senza riserva, a ideali non pienamente verificati, a ragioni di vita assunte come assolute. Questo tempo di pandemia sembra aver accelerato la crisi d’identità che l’uomo sta vivendo, mostrando tutte le sue fragilità, anche a livello ecclesiale e nella prassi pastorale.
Lo scopo di questo lavoro consiste nel porre l’accento sulla festa religiosa, sulla sua funzione unificatrice per sollecitare un urgente rinnovamento pastorale.
Lo scritto mira essenzialmente a riflettere sul modo in cui l’istituzione festiva si inserisce oggi nell’ambito della dialettica globale, locale, sacro/profano, tradizione/modernità. Dialettica all’interno della quale concetti come quelli di innovazione, invenzione, (ri)funzionalizzazione sociale, revivalismo culturale, autenticità rappresentata esperiscono, tutta la loro portata di problematicità e di propositività.