Prima che si chiudano i battenti sulla strada
Giovinezza e vecchiaia in Qohelet
Obiettivo dell\’elaborato è quello di affrontare esegeticamente uno dei testi biblici più appassionanti e dibattuti di sempre: la pericope del libro del Qohelet compresa tra i versetti 11,7 e 12,8.
In questa parte del testo sacro, utilizzando uno stile poetico, l’autore sembra porsi come un maestro che parla ai suoi discepoli e, mettendo a confronto le caratteristiche proprie di giovinezza e vecchiaia, attraverso raffigurazioni metaforiche e allegoriche delle due più contrapposte età della vita, invita a considerare con estrema attenzione le scelte che si intraprendono nel quotidiano, in rapporto col sé, con gli altri e con Dio, tenendo sullo sfondo la morte, traguardo finale ineludibile.
Verranno fornite alcune coordinate che accompagnano la lettura del libro, risalendo all’autore, alla datazione ed al luogo della possibile redazione, alla struttura della composizione e al genere letterario applicato. Saranno anche tracciati alcuni temi ricorrenti e il legame del testo con la sapienza ebraica entro cui il libro si colloca.
L’analisi della pericope sarà condotta partendo dal testo della Bibbia di Gerusalemme, nella versione del 2008, alla quale saranno affiancate cinque diverse traduzioni degli autori: Choon Leong Seow, in lingua inglese; Stefano Parisi; Guido Ceronetti; Erri De Luca, Elsa Tamez, ciascuno con il suo stile e la sua impostazione linguistico-espressiva. Lo scopo primario sarà proprio quello di cercare di comprendere il significato profondo del testo, avvalendosi anche di queste cinque diverse voci interpretative.
Nella parte conclusiva, infine, verrà intrapreso il tentativo di attualizzazione del pensiero qoheletiano in rapporto a come la società contemporanea, soprattutto quella occidentale, la cui aspettativa di vita tende sempre di più ad allungarsi, affronti il passaggio di testimone generazionale tra adulti e giovani e, con esso, il senso della finitudine. In particolare, sulla ca capacità di maturazione e sviluppo dell’identità di uomini e donne in un sistema che prende sempre meno in considerazione l’idea del limite fisiologico e persegue un continuo ed estremo superamento delle barriere naturali, richiedendo in maniera ossessiva agli individui prestazioni mentali e fisiche sopra la norma anche quando il raggiungimento di una certa età non lo ammetterebbe.