Fides ex auditu
Una lettura biblica delle dimensioni dell’ascolto
La centralità dell’ascolto per il popolo di Israele, i cristiani e la vita di ogni credente orienta la stesura del presente elaborato che si propone di sviluppare il tema dell’ascolto facendo emergere gli elementi a esso strettamente correlati e che lo definiscono. La ricerca inizia con un capitolo antropologico che rileva il valore dell’ascolto nella struttura relazionale dell’uomo, le condizioni che lo favoriscono e gli elementi che lo ostacolano. I successivi tre di carattere esegetico, analizzano i brani di Dt 30,1-20; Is 50,4-11; Rm 9,30-10,21. Lo studio di Dt 30,1-20 mette in luce l’importanza dell’ascolto nel rapporto di alleanza tra YHWH e Israele, e le sue conseguenze per la vita. Il testo conduce a soffermarsi, inoltre, sull’oggetto dell’ascolto, sulle condizioni che lo rendono possibile e lo qualificano (l’amore), sulla centralità del cuore. La figura del Servo obbediente, delineata in Is 50,4-11 mette in evidenza la relazione tra ascolto, obbedienza e sofferenza, con un’apertura alla dimensione dell’umiltà. La ricerca si conclude con l’analisi di Rm 9,30-10,21 che interroga la dimensione della fede come costitutiva dell’ascolto obbediente. La fede che nasce dall’ascolto (Rm 10,17) sal’va l’uomo; egli è reso giusto mediante la fede. All’ascolto, dunque, è relata la vita dell’uomo.
