Bene comune nel pensiero e nelle scelte politiche di Aldo Moro
In questo mio elaborato ho voluto presentare un lavoro di ricerca su un concetto molto attuale e trattato in molti ambiti e cioè il bene comune. Mi sono limitata a illustrare il suo significato in ambito ecclesiastico e nella filosofia politica per poi ritrovare i possibili collegamenti con la figura di Aldo Moro. Nel primo […]
In questo mio elaborato ho voluto presentare un lavoro di ricerca su un concetto molto attuale e trattato in molti ambiti e cioè il bene comune. Mi sono limitata a illustrare il suo significato in ambito ecclesiastico e nella filosofia politica per poi ritrovare i possibili collegamenti con la figura di Aldo Moro.
Nel primo dei tre capitoli con cui ho diviso questa ricerca ho spiegato brevemente il significato di Bene comune nella Dottrina Sociale della Chiesa cristiana cattolica, prendendo in considerazione alcune encicliche che affrontano questo tema. Le encicliche prese in esame sono: Rerum Novarum, Quadragesimo Anno, Mater et Magistra, Gaudium et spes, Pacem in terris, Populorum progressio, Centesimus Annus, Laborem exercens, Sollicitudo Rei Socialis, Caritas in veritate, Laudato si’ e Fratelli tutti. Questi documenti, pur trattando il bene comune sotto diversi aspetti, ossia dal punto di vista sociale, economico, politico ed ecologico, convergono nell’affermare che il bene di ogni persona è strettamente legato al bene di tutti e che la società deve essere strutturata in modo che le risorse siano distribuite equamente assicurando così una vita dignitosa ad ogni essere umano. Questo perché la persona nella Dottrina Sociale della Chiesa e nella teologia cristiana assume un valore unico in quanto immagine di Dio e quindi viene salvaguardata in ogni suo aspetto.
Nel secondo capitolo ho affrontato il concetto di bene comune nell’ambito della filosofia politica riportando sinteticamente il pensiero di alcuni filosofi a partire da quelli greci dell’età classica fino ai giorni nostri, e cioè Socrate, Platone, Aristotele, San Tommaso d’Aquino, Thomas Hobbes, John Locke, Jeans Jacques Rousseau, Jeremy Bentham, Kelsen, Karl Marx, Maritain, John Rawls e Martha Nussbaum. Dalla ricerca è emerso che in filosofia politica non c’è una definizione chiara e univoca del concetto di bene comune come invece risulta in ambito ecclesiastico, tuttavia tutte le teorie filosofiche concordano sul fatto che la comunità deve agire per il benessere collettivo, affrontando problemi di giustizia sociale, di uguaglianza, di libertà e di solidarietà.
Per finire, ho dedicato l’ultimo capitolo dell’elaborato alla figura di Aldo Moro, accennando a qualche fatto della sua vita necessario per capire il pensiero e l’attività svolta in politica e descrivendo brevemente alcuni incarichi ministeriali che hanno evidenziato la realizzazione del bene comune. In particolare ho illustrato l’attività di Aldo Moro come deputato all’Assemblea Costituente ed i ruoli di Ministro della Pubblica Istruzione e Ministro degli Esteri. Nella mia ricerca ho potuto rilevare che Aldo Moro ha sempre posto in primo piano la persona umana non solo nei mandati ricevuti in politica, ma anche nella vita privata. Il suo pensiero e le sue scelte hanno dimostrato quindi che il fine di ogni decisione era quello di favorire il bene delle persone, tutelando i diritti e le libertà fondamentali, come ha voluto scrivere nella Carta costituzionale del nostro Paese.
