Briciole
tra incarnazione e divinizzazione. Variazioni su Sacrosanctum Concilium 1.
A partire dal nesso tra la vita divina intratrinitaria e l’agire catabatico-anabatico nell’evento liturgico, l’elaborato tenta di istituire un dialogo tra il dettame conciliare del primo capitolo della costituzione sulla sacra liturgia e alcune voci originali della teologia contemporanea, in particolare quella di Elmar Salmann; si produrranno così alcune “variazioni sul tema”, seguendo il genere musicale della “fuga” (tono iniziale, divertimenti o episodi, stretto e tonica), centrando l’attenzione sul tema iniziale della prospettiva sensibile-estetica (incarnazione) nel suo divenire pre-gustazione escatologica (divinizzazione). Dopo un primo capitolo con alcune “indicazioni di servizio”, il secondo capitolo tratterà della via dei sensi nel suo legame con la via teologica della bellezza; si tenterà poi, nel terzo capitolo, di leggere in termini di “sinestesia” la capacità dia-logica tra i sensi e il Senso, mentre il quarto capitolo presenterà alcuni “luoghi” del darsi di questa dinamica, culminante nella definitiva e insuperabile mediazione cristologica. Un ultimo capitolo relativizzerà queste “variazioni”, per restituire il sentimento liturgico alla sua propria dignità di sostare sulla soglia dell’eterno in-disponibile.
