«Camminare insieme». Immagini di sinodalità e volti dell’autorità nella Bibbia
«Chiesa è nome che sta per sinodo». Con questa affermazione, san Giovanni Crisostomo già nel IV secolo poneva in relazione sinonimica i termini «chiesa» e «sinodo» ed evidenziava come la struttura sinodale appartenga alla natura originaria ed essenziale della Chiesa. L’etimologia del termine (syn – con, insieme + odòs – via, strada, cammino) autorizza a […]
«Chiesa è nome che sta per sinodo». Con questa affermazione, san Giovanni Crisostomo già nel IV secolo poneva in relazione sinonimica i termini «chiesa» e «sinodo» ed evidenziava come la struttura sinodale appartenga alla natura originaria ed essenziale della Chiesa. L’etimologia del termine (syn – con, insieme + odòs – via, strada, cammino) autorizza a vedere nel sinodo un «cammino da compiere insieme». Dalla parola sinodo deriva il neologismo «sinodalità»: il «camminare insieme» si traduce, a livello ecclesiale, nell’«essere insieme» e nel «fare insieme», in esperienze declinate nel segno della comunione, del riconoscimento e dell’espressione di vari carismi e ministeri suscitati dallo Spirito Santo. «Camminare insieme» è, quindi, il modo di essere della Chiesa: la dinamica sinodale è sottesa a ogni aspetto della sua vita e della missione della Chiesa, dal momento che il suo valore più profondo riguarda il rapporto di ogni battezzato con Dio e con i fratelli e le sorelle della comunità credente.
Attorno al tema della sinodalità e alla reinterpretazione che ne sta dando papa Francesco si è sviluppato un ricco e vivace dibattito che ha animato l’indagine teologica, in particolare nell’ultimo ventennio. Alla fonte di questo dibattito attinge il nostro studio; esso è articolato in quattro capitoli. Il primo mette a tema il concetto di sinodalità a partire innanzitutto dalle considerazioni maturate all’interno del Concilio Vaticano II fino alle più recenti acquisizioni magisteriali, sviluppatesi in special modo grazie al rinnovamento promosso dal pontificato di papa Francesco. Sono focalizzati, in particolare, i riferimenti all’idea di Chiesa come «popolo di Dio», in cui tutti i credenti, pur nella diversità dei carismi, dei ministeri e dei ruoli, si riconoscono, in virtù della stessa dignità battesimale, come fratelli e sorelle chiamati a camminare insieme.
Sono questi alcuni degli aspetti della dimensione sinodale già contenuti in nuce nella testimonianza biblica, come vuole dimostrare il secondo capitolo della ricerca. In esso, risalendo alla fonte della Scrittura, sono presentate alcune immagini tratte dall’Antico e dal Nuovo Testamento, capaci di illustrare come la vocazione sinodale possa risignificarsi nella misura in cui la Chiesa si riscopre come «popolo convocato e adunato» dal Signore (cf. Es 19,3-8; 24,6-8), «corpo ed edificio ben compaginati», secondo il volto composito, per carismi e ministeri, della comunità credente (cf. 1Cor 12,12-27; Ef 2,19-22; 4,4-16).
Sempre in ascolto della Bibbia (cf. Dt 16,18-18,22; Mt 20,25-28), l’indagine nel terzo capitolo si prefigge di individuare quale tipo di autorità e di esercizio del potere possa coniugarsi con l’idea di cammino sinodale, per indagare come la figura dell’autorità sia chiamata a porsi a servizio della maturazione della coscienza di popolo e a facilitare quei processi di comunione e di corresponsabilità, inerenti al principio stesso di sinodalità.
Il quarto capitolo, infine, presenta alcuni esempi tratti dall’Antico (cf. Es 18,13-26; Nm 11,10-17) e dal Nuovo Testamento (cf. At 15,1-33) nei quali è possibile riconoscere prassi cooperative e partecipative, frutto dello Spirito e delle libertà umane, che tracciano concretamente la natura, il metodo e lo stile ai quali la Chiesa oggi è chiamata a formarsi e conformarsi, per fare di tutti i credenti un «popolo in cammino» nella fraternità, da comprendere non come esito, ma come fondamento dello stile sinodale.
