Covid-19: segno dei tempi?
Prospettive e criticità per una evangelizzazione trasformante
L’ obiettivo della tesi è indagare se la pandemia possa essere interpretata secondo la categoria teologica di “segno dei tempi”, come stimolo per una futura evangelizzazione trasformante della Chiesa. L’indagine prende in esame il dilemma tra salute e sicurezza, che ha comportato l’isolamento sociale durante il lockdown e lo spostamento del culto dallo spazio fisico della chiesa allo spazio virtuale dei new media. Pur nella frammentazione delle pratiche, vengono individuate alcune polarità positive, come l’uso del digitale per la pastorale, la riscoperta della Chiesa domestica, il sensus fidei dei laici nella liturgia della carità, che dimostrano la resilienza della fede.
La ricerca delinea il volto della Chiesa rimodellato da una rinnovata sinodalità e ministerialità, secondo le recenti acquisizioni delle encicliche del Papa e del Sinodo dei Vescovi (2024), che esortano alla conversione pastorale missionaria di una Chiesa che superi l’autoreferenzialità e sia ispirata alla fraternità. La pandemia ha dato nuovo slancio per l’attuazione delle proposte di riforma disegnate a partire dal Concilio Vaticano II, rimettendo in atto il Popolo di Dio alla riscoperta dei propri carismi, per una ridefinizione della prassi pastorale e dei nuovi ministeri battesimali, allo scopo di comunicare la gioia del Vangelo.