“Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?” (Gv 1,46).
Nazaret nella vita di Gesù e nell’esperienza spirituale di Charles de Foucauld
Partendo dalla domanda: che significato hanno avuto per Gesù trent’anni vissuti nel nascondimento in un piccolo villaggio della Galilea, ho avviato una riflessione sul senso di questi anni, che in apparenza possono sembrare inutili considerando che nei Vangeli ne troviamo pochissimi accenni. In realtà anche a Nazaret egli aveva già cominciato a manifestare la volontà salvifica del Padre, in che modo? Mi sono lasciata guidare prima di tutto da una ricerca storico-geografica di come poteva essere la vita di un comune nazareno, in modo da ricavare alcuni quegli aspetti che possono aver plasmato l’umanità di Gesù. Questi aspetti poi li ho visti emergere grazie all’analisi biblica di alcuni brani evangelici, quali aspetti che possono aver avuto una loro rilevanza in rapporto alla missione di annuncio del Regno.
Al termine del lavoro ho riportato l’esperienza di Charles de Foucauld che nel suo cammino umano e spirituale è stato in grado di tradurre nella sua vita il mistero di quei lunghi anni vissuti da Gesù a Nazaret, facendone il centro della sua vita e portandone alla luce il suo potenziale salvifico.
