Dire (sempre) la verità.
Analisi del dilemma etico
Il seguente lavoro si propone di analizzare alcuni dilemmi etici che spesso si presentano nella pratica: dire o non dire la verità? Dirla solo parzialmente? Dirla un po’ alla volta? Mentire a fin di bene?
Il primo capitolo guarderà come i filosofi hanno tentato di rispondere a queste domande, discutendo sul presunto valore assoluto della regola del «dire la verità», nel mondo greco con i casi di Omero e Platone, nel mondo cristiano-medievale con l’esempio paradigmatico di Agostino d’Ippona per arrivare poi al tema della verità e della menzogna nella cultura moderna e nella contemporaneità con Kant, Constant e Ricœur.
Nel secondo capitolo, un excursus biblico del tema cercherà di esplicitare in particolare il concetto veterotestamentario di «’ĕmet» e guarderà al «in verità vi dico» tipico dei discorsi di Gesù, nonché del suo presentarsi come «la verità» (Gv 14, 6 e Gv 18, 37-38). Un’attenzione particolare verrà data al comandamento del «non dire falsa testimonianza».
Il terzo capitolo guarderà alla tematica in chiave teologica, soffermandosi sui concetti di veracità e menzogna, tentando di dare dei criteri etici per un’autentica comunicazione della verità, non prima di aver ripercorso la storia della teologia per far emergere le tendenze dei vari periodi storici a riguardo.
Il quarto ed ultimo capitolo conclude la trattazione con un approfondimento riguardante l’attualità, nell’ambito della Bioetica, con la domanda sulla possibilità di (non) dire la verità al malato.
