E’ fuori di sé?
Follia, tra grazia e mistero.
Questo elaborato tratta il rapporto tra la follia, la grazia e il mistero: sono dimensioni pertinenti tra loro? Il punto di partenza è l’accusa rivolta a Gesù da parte dei “suoi”, di essere fuori di sé (Mc 3,20-21). Dopo un’analisi esegetica di questo episodio si fa cenno anche ai profeti e soprattutto a Davide, come evidenza del fatto che la follia è una dimensione che potrebbe rientrare nell’esperienza dell’uomo di Dio: resta da capire in che senso. Anche alcuni padri della Chiesa, rileggendo l’Antico Testamento, l’esperienza di Gesù e le lettere di Paolo, offrono una riflessione che mette in luce la follia evangelica e lo scandalo della croce, e parlano di una certa “insipienza” di Dio.
In seguito al capitolo iniziale, è presentata l’osservazione dell’esperienza di Dio dal punto di vista psichico, fatta da Ana-Maria Rizzuto; si accenna, successivamente, all’esperienza mistica, alle sue dinamiche e ad alcuni risvolti psichici. Lo scopo di questa parte è quello di mettere in luce quanto l’esperienza di Dio sia anche un evento psichico e quanto la vita spirituale si intersechi con la vita psichica della persona. Tale osservazione porta a verificare quanto una vita condotta nello Spirito possa convivere anche con il disagio psichico. A questo proposito, vengono presentate alcune testimonianze di persone virtuose o dichiarate sante dalla Chiesa, le quali riportano episodi biografici riconducibili a quadri clinici di disagio psichico o di sofferenza psicologica. In fine, nel terzo capitolo sono presentate alcune riflessioni e provocazioni per l’attuazione del vangelo nella realtà attuale, partendo proprio dall’osservazione fatta in questo elaborato sulla follia e dagli spunti creativi che emergono da essa.
