Etica dell’uso dei beni negli atti: quale continuità con il Vangelo?
La tesi, inserita nell’ambito disciplinare della Teologia Biblica del Nuovo Testamento, intende, attraverso l’analisi esegetica approfondire il tema dell’etica dell’uso dei beni materiali nell’opera lucana. Essa, infatti, dedica una particolare attenzione al motivo della povertà e ricchezza, della condivisione dei beni come esigenza posta al discepolo come prassi ecclesiale radicata nell’unica fede condivisa. Ciò avverrà […]
La tesi, inserita nell’ambito disciplinare della Teologia Biblica del Nuovo Testamento, intende, attraverso l’analisi esegetica approfondire il tema dell’etica dell’uso dei beni materiali nell’opera lucana. Essa, infatti, dedica una particolare attenzione al motivo della povertà e ricchezza, della condivisione dei beni come esigenza posta al discepolo come prassi ecclesiale radicata nell’unica fede condivisa. Ciò avverrà attraverso una contestualizzazione e un’analisi dei due passi dei sommari (At 2,44-45; 4,32-35) che riguardano la comunione dei beni. Poi si prenderanno in considerazione esempi di prassi ecclesiale e di figure esemplari di Atti per concludere con l’analisi di alcuni passi del Vangelo che, con una certa chiarezza, presentano continuità con gli Atti.
