I Boni Homines e il commento al Pater nei Catari dell’Italia del Nord
Nella mia tesi ho approfondito un momento storico della religiosità locale, un’eresia dualista di cui ormai è scomparsa quasi del tutto la memoria dal territorio benacense. Nella ricerca, condotta con metodo analitico e sintetico utilizzando libri, commentari, riviste specializzate e voci enciclopediche, in ambito storico ecclesiologico, ho cercato di focalizzare l’eresia sul territorio lacustre di […]
Nella mia tesi ho approfondito un momento storico della religiosità locale, un’eresia dualista di cui ormai è scomparsa quasi del tutto la memoria dal territorio benacense. Nella ricerca, condotta con metodo analitico e sintetico utilizzando libri, commentari, riviste specializzate e voci enciclopediche, in ambito storico ecclesiologico, ho cercato di focalizzare l’eresia sul territorio lacustre di Desenzano del Garda e Sirmione, che ebbe una notevole importanza nel quadro del catarismo italiano, pur inserendo alcuni riferimenti storici generali sullo sviluppo di tale devianza religiosa in Italia ed in Europa.
Inoltre ho preso particolarmente in esame, dalla scarsa letteratura eretica noi pervenuta, il commento cataro della Preghiera al Pater, confrontando le due glosse contenute nel ms. 269 di Dublino e nel Rituale Latino. Infine ho considerato la situazione sociale del tempo e cercato di comprendere perché nel Medioevo il catarismo ha potuto attirare un numero consistente di persone e se questo possa avere qualcosa da dire all’oggi, almeno sotto forma di istanza o interrogativo.
