una sfida per la pastorale nella diocesi di Natitingou in BENIN

Nella tradizione di alcuni popoli sussistono credenze e consuetudini che inducono a non accettare i bambini nati diversamente dalla modalità cosiddetta “cefalica”, considerata quella corretta, oppure che presentino qualche malformazione fisica. In Benin, particolarmente nell’etnia “bariba”, questi bambini sono considerati “stregoni” e dunque pericolosi non solo per i membri della famiglia, ma anche per tutta la società. Il presente lavoro dal titolo: «Il fenomeno dell’infanticidio rituale. Una sfida per la pastorale nella diocesi di Natitingou in Benin» mette in atto un discernimento critico riguardo all’infanticidio rituale, alla luce del Vangelo, in vista della protezione e della cura della vita. Questo studio vorrebbe essere un contributo per aiutare a capire meglio il concetto di vita nella cultura “bariba” in vista di un proficuo incontro con il messaggio evangelico.