“Il salto della bellezza” (LS 103).
Il principio estetico in etica ambientale con approfondimento sul tema del paesaggio
Alla luce dei recenti sviluppi magisteriali riguardanti la “questione ecologica”, la tesi ha descritto il “principio estetico” quale principio fondativo di un agire buono dell’uomo in etica ambientale.
Lo studio è stato sviluppato in quattro capitoli ognuno dei quali è collocato idealmente sullo sfondo di un “giardino” biblico (il giardino della creazione Gen 1,1-2,4a e Gen 2,4b-25, il giardino della relazione Ct 4,12-16, il giardino della resurrezione Gv 20, 1-18 ed il giardino della nuova creazione Ap 22,1-6).
Dopo aver sottolineato l’intrinseca bontà e bellezza insita nella creazione, la quale è segno e invito a riconoscere l’amore di Dio che in essa si esprime, è stata sottolineata la profonda relazione che intercorre tra “ecologia umana” ed “ecologia ambientale”, a partire dallo specifico tema del paesaggio.
In questa particolare categoria si riconosce un ambito significativo nel quale emerge la stretta relazione tra bellezza, bontà, valori identitari e culturali, valori ecologici ed ecosistemici etc…
Mediante il paesaggio, dove umano e natura sono inseparabili, emerge come questa relazione possa essere oggetto di una duplice ma inseparabile lettura: così come una determinata comprensione dell’umano, della sua cultura, del suo contesto sociale plasma e modella l’ambiente nel quale vive, così anche un determinato contesto ambientale, la sua bellezza e bontà possono suscitare nell’uomo una risposta buona, conformando la sua “identità” e il suo agire a quella bellezza che impara a riconoscere e contemplare.
Successivamente la tesi esplicita ed approfondisce cosa si intende per “principio estetico” sottolineando il valore di questa prospettiva in etica ambientale. La bellezza, infatti, sembra in grado di sollecitare nell’uomo una risposta di rispetto e tutela del creato.
Infine nell’ultimo capitolo è stata approfondita la dimensione “fondativa” e al contempo “escatologica” degli spunti precedentemente sviluppati: Cristo e la redenzione dell’uomo e dell’intera creazione in Lui. Tale consapevolezza suscita nel credente quella speranza che dona la libertà di “scelte e soluzioni alternative” già nell’oggi.
