Il simbolo della «luce» in passi scelti del Libro di Isaia
«Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu» (Gen 1,3). Poche parole dai molti significati, che rendono questo versetto uno dei più commentati e interpretati dell’Antico Testamento. Che cosa crea Dio nel primo giorno, se le fonti di luce saranno fatte solo nel quarto giorno? Che cos’è la «luce» di cui parla Gen 1,3? […]
«Dio disse: “Sia la luce!”. E la luce fu» (Gen 1,3). Poche parole dai molti significati, che rendono questo versetto uno dei più commentati e interpretati dell’Antico Testamento. Che cosa crea Dio nel primo giorno, se le fonti di luce saranno fatte solo nel quarto giorno? Che cos’è la «luce» di cui parla Gen 1,3? E come mai Dio crea la «luce» prima di tutto?
Queste sono solo alcune delle domande che, nel corso dei secoli, hanno suscitato diversificate risposte di studiosi (e non) delle Sacre Scritture, e che hanno contribuito ad approfondire il tema della luce in tutta l’opera biblica. Durante il corso di Antico Testamento 1 ci siamo soffermati su Gen 1,3 lasciandoci interrogare dai due principali significati attribuiti alla «luce»: denota il tempo o il volto di Dio? Nel primo giorno YHWH crea il «ritmo del tempo» oppure vuole «mettere la firma» fin da subito all’intera sua opera, mostrandosi per ciò che egli è? Questa duplice interpretazione mi ha incuriosito e mi ha portato ad approfondire il tema biblico della luce, confluito nel presente lavoro.
Il testo di Gen 1,3 è stato al centro di moltissimi studi ed è difficile dire qualcosa che non sia già stato detto o scritto. Per questo motivo ho scelto un libro biblico dove la tematica della luce è centrale. Delle circa 150 citazioni del sostantivo «luce» presenti nell’AT, 25 risultano attribuibili al profeta Isaia, vero e proprio cantore della luce . Il motivo è presente in tutte e tre le parti in cui, tradizionalmente, viene suddiviso il suo Libro (Protoisaia, Deuteoroisaia e Tritoisaia). Quale significato (o quali significati) il profeta attribuisce dunque alla luce? Possiamo trovare una continuità tra le tre parti del Libro circa questa tematica o in ogni parte troviamo una «luce» che nulla ha a che fare con le ricorrenze nelle altre?
Il presente lavoro proverà a rispondere a queste domande, con l’aiuto di scritti già prodotti da alcuni studiosi e l’elaborazione di alcune ipotesi mediate dall’analisi delle pericopi.
