Impronte di umanità (Pro 5,15-20; 6,1-5; 7,6-23; 6,6-11)
Il cammino di ogni uomo è segnato da modi dire, proverbi, massime, interrogandosi sull’origine di esse la risposta più comune è che essi fanno parte della tradizione e del contesto culturale diventando consuetudini nella comunicazione e andando a definire conoscenza, competenza, sapere nell’uomo. Nella tesi ho preso in considerazione i versetti di Pro 5,15-20; 6,1-5; […]
Il cammino di ogni uomo è segnato da modi dire, proverbi, massime, interrogandosi sull’origine di esse la risposta più comune è che essi fanno parte della tradizione e del contesto culturale diventando consuetudini nella comunicazione e andando a definire conoscenza, competenza, sapere nell’uomo. Nella tesi ho preso in considerazione i versetti di Pro 5,15-20; 6,1-5; 7,6-23; 6.6-11; l’attenzione è stata posta su alcuni animali nominati nelle suddette sezioni: la gazzella, il cervo e la formica al fine di capire il significato di quest’inclusione.
Nel primo capitolo ho “esplorato” il mondo della sapienza e dei suoi significati, ho esaminato in maniera sintetica il libro di Proverbi con maggior attenzione ai capitoli da 1 a 9 il soffermandomi sul significato di māšāl e dell’uso che ne fa questo Libro. Il capitolo prosegue con una doverosa incursione sul rapporto uomo e sapienza, importante relazione per il popolo ebreo e non solo. Concludo con la figura del sapiente, il suo sviluppo e la sua peculiarità nella tradizione sapienziale.
Nel secondo capitolo viene evidenziato il rapporto mondo animale e Bibbia, un’incursione sull’uso delle immagini nel linguaggio degli scritti sapienziali visto che si coniugano nello spiegare la presenza degli sopra citati animali, la scelta degli stessi non è casuale in quanti essi compaiono una volta sola nel capitoli 1-9. Attraverso l’analisi delle pericopi, ricercando nel linguaggio delle “immagini” che le istruzioni e gli insegnamenti propongono, ho provato a cogliere se essi fanno parte di un processo che alimenta la realizzazione piena dell’essere umano. In chiusura ci sono delle riflessioni di verifica rispetto al percorso compiuto; il protagonista è ancora l’uomo, il quale attraverso il paragone con mondo animale comprende, coglie ed interpreta l’esperienza che vive, invitandolo sempre a considerare, ragionare, ponderare meglio.