La Compagnia sospetta
luci e ombre al sorgere dell’ordine gesuita.
Il presente elaborato, in quanto tesi storica compilativa, ha il fine di tracciare le tappe essenziali e le caratteristiche ineludibili che stanno all’origine di quello che è stato, ed è tuttora, uno degli ordini religiosi cattolici più eminenti: la Compagnia di Gesù. Si tratta sostanzialmente di fornire una ricostruzione degli anni antecedenti, e immediatamente successivi, al 1540, anno in cui Paolo III diede, attraverso la bolla Regimini militantis Ecclesiae, l’approvazione finale alla costituzione dei Gesuiti. Per delineare tale percorso saranno messe a confronto, tra le altre, le fonti degli studiosi che ne danno una versione definibile canonica, primo tra tutti lo storico americano, professore alla Georgetown University, John W. O’Malley SJ, e quelle che, invece, propongono una vicenda segnata a tratti dall’eterodossia, in particolare si farà riferimento alle recentissime pubblicazioni dello storico, attualmente ricercatore all’università di Torino, Guido Mongini. L’intento non è quello di dare una risposta definitiva, decretando chi è nel giusto e chi nell’ errore, ma, quando possibile, ridimensionare quelle conclusioni che mirano a restituire una storia totalmente priva di luci e avvolta nell’ombra.
Nel primo dei tre capitoli, in cui la tesi è suddivisa, verrà presentata la situazione religiosa in cui versava la Spagna del Cinquecento, ricca di gruppi ereticali e di dottrine lontane da quella della Chiesa cattolica, e verrà, in questo sfondo, illustrata la vita e la conversione del fondatore dell’ordine. Poi, come accadrà anche nell’ultimo capitolo, si evidenzieranno quegli elementi ricchi di sospetto che paiono mostrare un qualche legame tra l’esperienza religiosa gesuitica e quella degli illuminati castigliani.
Nel secondo capitolo, si farà riferimento all’ufficializzazione della nascita della Compagnia di Gesù e al suo rapporto con l’Inquisizione e con la gerarchia della Chiesa. In virtù di questo contesto si cercherà di dare una spiegazione al perché si siano formati alcuni aspetti imprescindibili dell’autocoscienza del neonato ordine religioso.
Infine, nel terzo capitolo, l’attenzione verrà focalizzata sul documento più famoso ed emblematico prodotto da Sant’Ignazio al servizio dei suoi soci e di ogni cristiano che voglia conoscere la volontà di Dio su di sé: gli Esercizi spirituali. Nuovamente, si analizzeranno quei passaggi che sembrano evocare una spiritualità poco ortodossa in seno a un ordine che, da sempre, è dipinto come il difensore della vera fede.
Si scoprirà che molte delle accuse mosse nei confronti della Compagnia vanno ridimensionate e che l’esperienza gesuitica rappresenta un’eccedenza nella continuità nella tradizione cattolica.
