LA MISERICORDIA DI DIO
La «formula della grazia» nell’Antico Testamento e il suo annuncio nel recente magistero della Chiesa
Questo elaborato esamina il tema della misericordia nella tradizione veterotestamentaria e la sua recezione nel Concilio Vaticano II e nei pontificati che da allora si sono succeduti.
In modo specifico mi soffermo sulla «formula della grazia», annunciata per la prima volta in Es 34,6-7: «Il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato, ma non lascia senza punizione, che castiga la colpa dei padri nei figli e nei figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». Il contesto della rivelazione è la seconda teofania sinaitica per il rinnovo dell’alleanza.
La Tesi è suddivisa in quattro capitoli. I primi tre prendono in esame alcuni testi biblici con un metodo sincronico-semantico, il quarto si rivolge alla riflessione del recente Magistero sul tema della misericordia.
All’inizio del primo capitolo mi soffermo brevemente su Es 32–33, dove è narrata in forma paradigmatica l’idolatria di Israele. Dopo aver messo in luce il ruolo di mediazione di Mosè tra Dio e il popolo, secondo gli schemi proposti da G. Barbiero, esamino in particolare la pericope di Es 34,5-7 a partire dal suo contesto letterario, come viene esposto da M. Priotto.
Nel secondo capitolo, a una breve presentazione della figura del profeta biblico segue l’esame dettagliato nella «formula della grazia» in quattro brani profetici: Gioele 2,13, Giona 4,2, Michea 7,18 e Naum 1,2-3. I versetti sono analizzati nel loro contesto letterario mettendo in risalto le differenze e le uguaglianze nell’impiego della formula nei singoli libri, anche in relazione al momento storico che presuppongono.
Il terzo capitolo è incentrato sul Salmo 103. Questa lode, attribuita dalla tradizione a Davide, riporta la «formula della grazia». Dopo un primo sguardo sul lessico, il salmo è analizzato seguendo le suddivisioni proposte da J.L. Mays e G. Ravasi.
Il quarto capitolo è incentrato sul messaggio della misericordia di Dio nel Magistero. In particolare sottopongo alla riflessione le encicliche Dives in misericordia di Giovanni Paolo II e Deus caritas est di Benedetto XVI, e le bolle di Francesco Misericordiae vultus e Spes non confundit, relative all’indizione del «Giubileo Straordinario della Misericordia» aperto l’8 dicembre 2015 e del «Giubileo Ordinario» dell’anno 2025.