La narrazione come cura dell’afasia emotiva
L’idea di dedicare la mia ricerca alla cura dell’afasia emotiva presente nelle giovani generazioni, nasce dal desiderio di riflettere e trovare una soluzione adatta, per chiunque abbia a che fare con i ragazzi, per aiutarli ad uscire da questo sistema che non permette loro di comunicare e di fidarsi della parola. È evidente sotto gli […]
L’idea di dedicare la mia ricerca alla cura dell’afasia emotiva presente nelle giovani generazioni, nasce dal desiderio di riflettere e trovare una soluzione adatta, per chiunque abbia a che fare con i ragazzi, per aiutarli ad uscire da questo sistema che non permette loro di comunicare e di fidarsi della parola. È evidente sotto gli occhi di tutti che la società di oggi ha perso i valori tipici della cultura occidentale greco-cristiana e della tradizione, che si trasmettevano sia in famiglia che nella scuola, fino a qualche decennio fa. Questi valori sono stati sostituti dalla tecnica e dal consumismo, che hanno cambiato la visione antropologica riguardo all’uomo, che non viene più considerato nella sua unicità, ma la persona è vista solo dal punto di vista della sua efficienza, quindi se produce bene, altrimenti è fuori dal sistema. La società contemporanea governata dalla scienza ha come scopo lo sviluppo, la creazione di strumenti utili, la riduzione degli spazi o la velocizzazione del tempo, ovviamente non è interessata ai sentimenti, alle emozioni o al trovare un senso alla vita dell’individuo. In questo contesto ad essere i più colpiti dal malessere generale in cui si sta vivendo sono proprio le giovani generazioni, che non vedono più alcun futuro e vivono come se esistesse solo il presente, desiderando tutto e subito. Le istituzioni classiche come la scuola e le famiglie si sono accorte di questa problematica già da tempo, ma risulta difficile trovare una soluzione adatta. Allora qual’è la soluzione possibile per ridonare un senso alla vita di quei giovani che lo hanno perso? La ricerca che cercherò di svolgere avrà proprio l’intento di dare una risposta relativa alla cura dell’afasia emotiva che colpisce i ragazzi di oggi.
La prima parte sarà dedicata all’analisi del contesto sociale culturale sopratutto in ambito educativo e sulla comprensione del significato del deserto emotivo e le sue conseguenze che ne derivano. Per questo il problema principale della comunicazione nei ragazzi è che non riescono a trasmettere ciò che sentono o fanno fatica ad ascoltare gli altri in maniera vera, e quindi a creare una relazione giusta. Occorre, perciò, riuscire a recuperare il senso della parola, in modo che essa non risulti più vuota, ma possa ritrovare il suo significato reale.
Nella seconda parte verrà analizzata l’importanza della parola, la quale è una facoltà che solo l’essere umano possiede e che consente all’uomo di diventare cosciente di sé. Per comprendere meglio il valore della parola verrà preso in considerazione Ferdinand Ebner, il quale approfondì l’argomento cogliendone i vari aspetti. Partendo dalla parola tradita e rifiutata si passerà alla parola che determina un incontro e che questo incontro lo si legge sin dai primi versetti del Prologo di Giovanni, una Parola che è pneuma e corpo, che si è fatta carne ed è divenuta manifestazione dell’amore. La riscoperta del vero senso della parola che crea relazione porterà ad una possibile via di soluzione per la cura dell’afasia emotiva presente nei giovani. Tale via è la narrazione, la quale crea sempre un rapporto tra chi parla e chi ascolta. In cui vi è un Io che interpella un Tu. Infatti sin dal passato il racconto è sempre stato utilizzato per trasmettere saperi, esperienze, ideali, e tutt’oggi Demetrio afferma che fa parte di noi e della nostra educazione. In particolare sono i racconti biblici e sopratutto i Vangeli, che attraverso la narrazione mettono in contatto la storia di Dio con la storia degli uomini e così anche nell’ambito scolastico o sociale la propria storia narrata potrebbe aiutare a creare un incontro con l’altro che mi sta di fronte. Il progetto si concluderà con un esempio di cura dell’afasia emotiva di un giovane che dopo aver ascoltato la Parola del Vangelo di Giovanni ha cambiato la sua vita ridonandogli un senso ed ora sua volta attraverso la sua testimonianza tocca il cuore di molti.
