Laico cristiano: vocazione o condizione comune?
Il contributo di Giuseppe Lazzati
La tesi vuole affrontare il tema del ruolo del laico all’interno della Chiesa secondo la prospettiva offerta dalla riflessione del Professor Giuseppe Lazzati (1909-1986). L’oggetto della tesi è dunque il laico cristiano visto come soggetto attivo all’interno della Chiesa e pienamente inserito nella sua realtà temporale, nell’ambito di un approfondimento sul ruolo del laicato che, affondando le sue origini nella Storia della Chiesa, si sviluppa nelle riflessioni teologiche del primo novecento ed ha il suo culmine nel Concilio Vaticano II e nelle sue acquisizioni teologiche e nella sua ecclesiologia.
L’ambito disciplinare è dunque individuabile nell’ecclesiologia, ma anche nella dimensione pastorale ed educativa in cui si sviluppa il pensiero di Lazzati. Il metodo seguito è stato quello di percorrere alcuni tratti salienti della riflessione lazzatiana e di trarne una indicazione utile ad illuminare anche il percorso odierno della vita della Chiesa in una prospettiva sinodale nella quale i laici possano riscoprire il loro ruolo attivo. L’esposizione si articola in tre capitoli: il primo vuole inquadrare la collocazione del discorso sul laicato nel cammino della Chiesa nella sua storia fino al Vaticano II, il secondo si concentra sulla riflessione di Lazzati sia nel periodo pre-conciliare che durante e dopo il Concilio, il terzo accenna alla riflessione post-conciliare cerca di trarre, insieme al paragrafo conclusivo, delle indicazioni concrete a partire dall’attualità del messaggio lazzatiano.