Facoltà Teologica del Triveneto: Progetto THESIS Fttr

Tipologia Tesi: Baccalaureato in Scienze Religiose

  • Le nuove tecniche del nascere

    prospettiva bioetica. Tra rivendicazioni giuridiche e aperture antropologiche

    La maternità, oggi, viene sempre più intesa e ridotta a pura capacità procreativa, e per il controllo dei tempi e delle forme di procreazione e nascita, attuati tramite una gestione puramente biotecnologica, e per l’essere concepita come assiomatico diritto della donna.
    Viene invocato e avocato un “diritto al figlio” la cui attuazione, formalizzata per via giuridica, è anteposta a qualsiasi considerazione riguardante il figlio stesso.
    Da questo attuale approccio scaturiscono situazioni con rilevanti implicazioni mediche, giuridiche, filosofiche, etiche ed infine teologiche inedite e assolutamente controverse.
    Vengono qui brevemente valutate la difformi visioni esistenti in ambito cristiano, ma anche oltre, relativamente all’intera problematica.
    Dato che quello che emerge nella nostra attuale società (modalità di approccio tecno-biologico alla natalità, desiderio di procreazione che diviene diritto, centratura sul soggetto-genitore e non sul soggetto-figlio, concezione biomeccanica della persona, etc.) è possibile sia funzione della “ignoranza” con la quale vengono affrontate queste problematiche e le loro conseguenti implicazioni etiche, viene suggerita una azione propositiva volta al contatto-dialogo con le persone coinvolte ma anche con la fascia di popolazione più giovane che potrebbe dover affrontare, più avanti nella vita, le situazioni esposte.
    Azione indirizzata nei confronti del “popolo di Dio” (locuzione utilizzata volutamente in modo improprio ad indicare differenziazione rispetto al termine “Chiesa” inteso come magistero) nel solco dell’insegnamento del presente pontificato, che ripetutamente invoca una Chiesa in uscita, che nel messaggio di aprile 2023 rivolto al Congresso Internazionale WOOMB su la “rivoluzione Billings”, ebbe ad affermare che «una maggiore conoscenza dei processi della generazione della vita, che si avvalga di moderne acquisizioni scientifiche, potrebbe aiutare molte coppie a fare scelte più consapevoli ed eticamente più rispettose della persona e del suo valore» ma anche che, in AL 80, specifica «Perciò anche “i coniugi ai quali Dio non ha concesso di avere figli, possono nondimeno avere una vita coniugale piena di senso, umanamente e cristianamente”. Ciò nonostante, questa unione è ordinata alla generazione “per la sua stessa natura”».



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