L’originarietà del dualismo e l’originalità dell’Incarnazione.
Un percorso critico sul dualismo di Simone Pétrement (1907-1992)
Questa tesi si propone di riflettere criticamente sul tema del dualismo a livello teologico, a partire da due interpretazioni filosofiche del concetto, in relazione tra loro.
La prima è quella di Simone Weil, famosa pensatrice molto rilevante tra gli intellettuali del Novecento. Nella sua filosofia dal carattere eminentemente esistenziale riconosciamo, difatti, un approdo ad una concezione dualista della realtà. Tra le particolarità di questa visione dualista ne spicca su tutte una di estremo interesse: il suo legame con un’altra interpretazione del dualismo, più «accademica», ma ugualmente profonda e spirituale.
Il dualismo di Simone Weil è infatti singolare ma non totalmente spontaneo, in quanto «risvegliato» da un secondo dualismo, più nascosto e apparentemente «marginale»: quello di Simone Pétrement. La donna, spesso ricordata solo per aver scritto una biografia molto autorevole su Simone Weil , è invece una filosofa a tutti gli effetti, tra i maggiori esperti di dualismo del suo secolo.
Perciò, il «cuore» della tesi riguarda l’approfondimento della figura di Simone Pétrement e, in particolare, del suo del dualismo, non solo perché «risvegliante» quello di Weil, ma anche perché di grande interesse dal punto di vista filosofico e teologico.
Soprattutto attraverso quest’ultima ricerca, infatti, verrà messa in luce la pregnanza teorico-esistenziale del dualismo per la riflessione teologica contemporanea. Pertanto, l’ultimo obiettivo della tesi sarà quello di operare una disamina critica sui due dualismi, raffrontandoli sia con la tematica dell’Incarnazione, che della ricerca storico-teologica sull’argomento.