Merce umana
forme della schiavitù nel 21. secolo
La ricerca intende approfondire il fenomeno della schiavitù moderna, mettendo in luce come non sia limitato ai paesi sottosviluppati ma abbia messo radici anche nell’Occidente democratico . Gli schiavi moderni hanno un costo bassissimo (il prezzo medio di un essere umano oggi è circa 90 dollari), sono considerati “usa e getta”, fanno lavori pericolosi e vengono esposti a violenze di ogni tipo. Non più soltanto in base alla razza o all’etnia, ma soprattutto a causa della miseria.
Dopo aver inquadrato il fenomeno, la tesi indagherà un tipo particolare di schiavitù: quella riguardante una larga fascia di migranti che raggiungono l’Italia cercando condizioni di vita migliori e che poi rimangono vittime di un sistema che accoglie senza offrire sufficienti tutele e occasioni di riscatto. Lo studio tenterà di rispondere anche a una domanda cruciale: come si liberano gli schiavi moderni? La liberazione – osserva il professor Bales – non è un evento ma un processo. Liberare significa infatti aiutare gli “ex schiavi” a costruirsi una vita di dignità, stabilità, autosufficienza economica e cittadinanza. Le persone, una volta liberate, diventeranno consumatori e produttori, aiutando le economie locali a decollare.
