Un’esperienza alla luce della “pedagogia degli oppressi” di Paulo Freire

Il lavoro prende in esame la situazione umana di soggetti affetti da disturbi mentali, riscontrando analogie con larga parte della popolazione rurale del Brasile, come descritto da Paulo Freire nel suo testo “ La pedagogia degli oppressi”. L’oppressione fa riferimento a condizionamenti di natura economica sociale e culturale fonti di una situazione di non libertà. Qualcosa del genere avviene anche nell’ambito della malattia mentale ove è presente un ripiegamento soggettivistico che esclude l’altro, nel senso della prospettiva esistenziale. Freire faceva alfabetizzazione attraverso incontri di coscientizzazione legati alla realtà del vissuto. Il presente lavoro riferisce di incontri di psicoterapia di gruppo dove l’oggettività discussa come alternativa al soggettivismo è il contenuto della Scrittura secondo le letture liturgiche del giorno.