Scrivere ciò che è santo
Approfondimento storico e spunti teologici sulla prassi scrittoria dei Nomina sacra
Nei primi secoli cristiani si diffuse la pratica di utilizzare degli speciali compendi (Nomina sacra) per scrivere alcuni nomi associati al divino. Lo studio critico di questa prassi fu iniziata da Ludwig Traube all’inizio del secolo scorso ed è proseguito con il contributo di paleografi, biblisti e storici delle religioni . In questo elaborato è tematizzata questa pratica, presentando brevemente cosa può essere detto alla luce della critica accademica (capitolo 1), il suo sviluppo diacronico, dai precedenti ebraici e nelle scritture greca e latina (capitolo 2) e i significati teologici che possono esservi sottesi, inerenti alla paradossale tensione in Dio fra rivelazione-nascondimento, al valore efficace della lettura delle Scritture nella Chiesa, al ricorso al linguaggio simbolico per parlare di Dio (capitolo 3).
