Facoltà Teologica del Triveneto: Progetto THESIS Fttr

Tipologia Tesi: Laurea in Scienze Religiose

  • “Sono perdonati i suoi molti peccati perchè ha tanto amato”. Prospettive di lettura “al femminile” sulla misericordia e il perdono a partire da Luca 7,36-50

    La scelta di redigere una tesi sul tema della misericordia e del perdono a partire dal brano del vangelo di Lc 7,36-50 che parla della peccatrice perdonata deriva dal voler evidenziare che l’azione di Cristo verso l’uomo, ma nello specifico verso la donna, è espressione di un amore che non giudica ma che anzi attira […]

    La scelta di redigere una tesi sul tema della misericordia e del perdono a partire dal brano del vangelo di Lc 7,36-50 che parla della peccatrice perdonata deriva dal voler evidenziare che l’azione di Cristo verso l’uomo, ma nello specifico verso la donna, è espressione di un amore che non giudica ma che anzi attira e rende liberi, L’agire dell’ uomo ha bisogno di essere liberato dall’ idea che la salvezza va guadagnata. L’emancipazione, intesa come liberazione da ogni condizionamento accompagna tutte le esperienze moderne di libertà. Molto spesso Dio è visto come colui che “toglie” la libertà e non come colui che in una relazione piena d’amore fonda la vera libertà. L’uomo fa sempre più fatica a vedere la chiesa come ambito di misericordia e perdono, che senza giudicare va incontro all’uomo. E’ sempre più difficile per l’uomo oggi capire che soltanto un autentica riconciliazione con se stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda può essere origine di una vera libertà e che per il credente non può che passare attraverso la riconciliazione con Dio. In una dimensione più ecclesiale ciò comporta che la chiesa si lasci plasmare per assumere i tratti del volto della misericordia di Dio e dell’agire di Gesù Cristo manifestato nel racconto dell’evangelista Luca. L’episodio della peccatrice perdonata offre lo spunto per una maggiore comprensione del vissuto di ognuno alla luce della Parola di Dio. Nell’ottica della fede la parola di Dio diventa efficace e in grado di cambiare il cuore dell’uomo. Ho cercato di approfondire il brano del vangelo di Luca in rapporto all’azione misericordiosa di Gesù Cristo verso una donna peccatrice e le obiezioni contrastanti poste da un fariseo. il lavoro è stato svolto attraverso lo sviluppo di tre capitoli. Nel primo capitolo il brano è stato analizzato dal punto di vista del suo contesto e dalla sua struttura compositiva evidenziando come il volto della misericordia di Dio appare nell’agire del Figlio fatto carne. Dal punto di vista del metodo,attr4averso la dinamica narrativa si sono individuati i fatti più significativi attraverso i quali il narratore costruisce la storia. Luca ci fa entrare a casa di un fariseo di nome Simone che forse voleva approfondire la conoscenza di Gesù. Il fariseo lo invita a pranzo, Gesù accetta e si mette a tavola a casa sua. Repentinamente entra in scena una donna che si accovaccia ai piedi di Gesù. Il racconto giunge al suo groviglio poiché il comportamento e i gesti compiuti dalla donna erano sconvenienti e nel secondo capitolo sono state analizzate le relazioni e i contrasti che intercorrono tra i protagonisti, le azioni della donna, le recriminazioni del fariseo, le obbiezioni dei presenti e l’agire di Gesù che invita ad uscire da una logica servile.
    L’azione misericordiosa di Gesù Cristo invita i personaggi del racconto a porsi la domanda su chi sia veramente “costui che perdona i peccati”. C’è una maestra che darà insegnamenti preziosi non dall’ alto della favola, ma dal basso dei piedi di Gesù: ha dato come acqua le sue lacrime, ha speso un fiume di baci, ha unto di profumo i piedi. Un eccesso di ospitalità da far impallidire la legge.
    La legge è infatti retribuzione, calcolo e misura mentre l’amore è smisuratezza.
    In questo episodio troviamo un “eccesso” d’amore della donna verso Gesù Cristo e viceversa che stupisce il Fariseo e tutti i presenti. La casa di Simone diventa luogo di misericordia. Gesù si mostra come colui che è venuto a portare il lieto annuncio agli ultimi. In Gesù Cristo la donna accettando il proprio peccato è stata realmente liberata e perdonata. In lui nessuno è condannato senza possibilità di appello: nessuno può essere privato della possibilità di potersi accostare ai piedi di Gesù e di poter gustare la pienezza del suo amore. Ma è proprio rinunciando alla libertà di peccare, che la donna fa esperienza di quell’amore che la libera.
    L’amore è la via della Fede, porta di salvezza e di Pace.
    L’azione misericordiosa elargita da Gesù alla peccatrice è incomprensibile e inaccettabile al Fariseo: ecco che appare il giudizio che esclude. Cristo è contro il giudizio e mostra la misericordia del Padre che amando consola e donando riceve gioia.
    Nel terzo capitolo in riferimento all’ antico e nuovo testamento ho analizzato la condizione della donna evidenziando le preclusioni di vita sia sociale che religiosa alle quali veniva sottoposta a differenza dell’uomo. In Oriente la donna ha sempre goduti di una scarsa considerazione invece l’azione “rivoluzionaria” di un Gesù Cristo che agisce contro corrente le consente di seguirlo innalzandola ad un rango superiore rispetto all’usanza del tempo.
    Gesù fa stare le donne vicino a lui, dialoga con loro, intreccia pubbliche relazioni, lunghi dialoghi che scandalizzano e provocano indignazione tra gli stessi discepoli. La salvezza che Dio desidera per l’uomo scaturisce dal “si” di un umile ragazza. Ed è proprio Maria che avvia il nuovo corso della storia della salvezza.
    La stessa divulgazione del cristianesimo è stata opera anche del coraggio della donna. Infatti nella storia della chiesa troviamo figure femminili importanti, che con il loro insegnamento si sono fatte portavoce della Parola di Dio. Ciò però non è bastato a far ricordare la predilezione che Gesù aveva per le donne.
    È lo stesso Papa Francesco che rileva un urgente e indispensabile valorizzazione della figura femminile in ambito sociale ed ecclesiale.



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