Teresa Verzeri: pensiero pedagogico e attualità della sua opera educativa nella Repubblica Democratica del Congo
Questo mio lavoro, svolto per conseguire la laurea magistrale in scienze religiose ed avente come titolo: «Teresa Verzeri: pensiero pedagogico e attualità della sua opera educativa nella Repubblica Democratica del Congo», è stato suddiviso in tre capitoli. Nel primo capitolo ho tracciato in linea generale una breve biografia di Teresa Eustochio Verzeri, fondatrice delle Figlie […]
Questo mio lavoro, svolto per conseguire la laurea magistrale in scienze religiose ed avente come titolo: «Teresa Verzeri: pensiero pedagogico e attualità della sua opera educativa nella Repubblica Democratica del Congo», è stato suddiviso in tre capitoli.
Nel primo capitolo ho tracciato in linea generale una breve biografia di Teresa Eustochio Verzeri, fondatrice delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, e ho riportato alcuni accenni al contesto storico e sociale, nel quale lei ha elaborato nel corso del tempo la sua proposta pedagogica rivolta ad educatrici, chiamate a svolgere il delicato compito di istruzione a Bergamo ed nei quattro continenti nei quali è tuttora presente la Congregazione fondata da lei.
La biografia di Verzeri fa emergere il ritratto di una donna che non è certo estranea allo spirito della sua epoca, ma che ha offerto del suo tempo e soprattutto se stessa per l’educazione in ambito femminile. Verzeri è una donna dinamica, vissuta ad inizio dell’Ottocento, che ha dovuto affrontare e risolvere diverse contraddizioni esistenti nella sua epoca. Con tenacia e dedizione ha continuato a lottare per sviluppare un programma di istruzione della gioventù.
La sua opera educativa si caratterizza per aver privilegiato il mondo femminile e per aver promosso l’individualizzazione dell’educazione e l’accoglienza di tutti, privilegiando in modo particolare chi è svantaggiato o chi appare più difficile da trattare.
Nel secondo capitolo ho cercato di esporre nel modo più chiaro possibile il metodo educativo di Teresa Verzeri. Il suo impegno educativo è rivolto verso i poveri e mira ad una formazione destinata al bene della persona e della società, soprattutto attraverso la preparazione delle buone madri di famiglia. L’educazione per Teresa Verzeri, è, dunque, più che un tipo di lavoro, una forma di vita che non produce oggetti materiali, ma forma persone dotate di progetti, idee, certezze, speranze ed anima.
Per lei l’educazione non esiste se non come frutto di un incontro di persone, che si pongono una di fronte all’altra in completa partecipazione. Si tratta di un’autentica relazione umana, fondata sul fatto che l’altro mi guarda e mi ri-guarda.
L’educazione in Teresa mira a produrre e a far crescere nella giovane la maturazione interiore, a suscitare un impegno che contenga la garanzia della continuità, della perseveranza e dello sviluppo per tutta la vita. Nel suo modo di educare le giovani, Teresa prende sempre come modello Gesù e le aiuta a scoprire e ad entrare nel progetto di vita secondo il disegno di Dio. Il suo obiettivo è quello di far crescere la persona ed aiutarla ad inserirsi nel progetto di Dio, perché possa raggiungere con pienezza la sua identità di figlia. La sua proposta educativa è ancora per molti aspetti attuale.
Nel terzo capitolo ho descritto con diversi riferimenti come si presenta l’educazione nella Repubblica Democratica del Congo oggi. Ho tenuto al tempo stesso in considerazione tutti i cambiamenti avvenuti in questo ultimo periodo, soprattutto l’aspetto riguardante la gratuità dell’insegnamento, che offre l’opportunità alle persone più in difficoltà di ricevere un’istruzione base. Ho dimostrato come la mancanza di istruzione può portare i giovani della città di Kinshasa a vivere in una delinquenza totale. I genitori o i tutori, dunque, sono invitati a mandare i loro figli a scuola per evitare questi fenomeni che stanno invadendo la città di Kinshasa e il mondo intero: l’istruzione è fondamentale per ciascuno, aiuta ad essere consapevoli delle proprie reazioni, delle proprie scelte, soprattutto attraverso l’educazione che si riceve nelle famiglie. I genitori devono essere fermi nel modo di educare i propri figli, una strategia efficace per uscire da questi fenomeni di delinquenza.
Per frenare o almeno rallentare l’espandersi dei tre fenomeni sopra descritti, presenti a Kinshasa e che sicuramente non favoriscono una crescita serena e armoniosa della gioventù, le Figlie del Sacro Cuore di Gesù, secondo l’insegnamento di Verzeri, hanno aperto una scuola che accoglie ragazzi/e con l’impegno di aiutare questi ultimi ad allontanarsi dal male e dal pericolo per aiutarli a costruire un futuro migliore in modo che possano essere anche loro un dono per i loro fratelli e sorelle.
In tale percorso la formazione della coscienza ha un ruolo determinante per imparare a conoscere, valutare e discriminare il bene dal male.
