Un caso recente di annientamento massivo di beni culturali
la distruzione dell’antico cimitero armeno di Giulfa (1998-2006)
Lo studio si occupa di indagare se la distruzione del cimitero di khatchkar di Giulfa (in Nakhichevan) possa essere considerato “genocidio culturale”. Per fare questo, innanzitutto, è stato ricostruito il complesso quadro delle vicende che si sono susseguite nei primi vent’anni del Novecento , prima in Anatolia e poi nel sud-est del Caucaso e che costituiscono la cosiddetta “Questione armena”. A questo punto, proprio perché le tensioni che sono sfociate nella distruzione di Giulfa hanno un collegamento con la “Questione armena”, si è indagata la categoria di “genocidio culturale”, ancora oggi fortemente dibattuta, e la sua applicabilità a questo caso. Infine sono stati menzionati i lavori di recupero virtuale della necropoli di Giulfa, i cui khatchkar formavano un unicum irripetibile. La ricostruzione digitale rappresenta una possibilità di rendere visibile il bene perduto, aprendo dunque anche a sviluppi filosofici ed estetici sulla cultura .
